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Inaugurata la “Bottega della salute” a Bacchereto

È stata inaugurata oggi la “Bottega della salute” a Bacchereto, nell’immobile che Farmacom ha acquistato da Asl per offrire servizi socio-sanitari di prossimità nella frazione carmignanese dove, altrimenti, i cittadini sarebbero rimasti senza ambulatorio. Grazie a Farmacom oggi non solo Bacchereto ha sempre il suo ambulatorio, ma vengono anche ampliati i servizi socio-sanitari offerti.

La Bottega della Salute sarà aperta nei seguenti orari:

  • Martedì e giovedì: 9.30-12.30
  • Mercoledì e venerdì: 14.30-17.30
  • Sabato: 9.30-12-30

    Questi i servizi offerti:
  • Attivazione tessera sanitaria elettronica, mediante il rilascio del PIN, che consente l’accesso ai servizi offerti dal Sistema Sanitario Regionale e dalla Pubblica Amministrazione.
  • Rilascio di un nuovo PIN, qualora si sia smarrito o dimenticato il PIN di attivazione.
  • Consultazione del Fascicolo Sanitario Elettronico, accedendo digitalmente alle informazioni ed ai documenti clinici relativi alle prestazioni erogate dal Servizio Sanitario Regionale della Toscana.
  • Stampa e ritiro dei referti medici.
  • Consultazione fascia di reddito/esenzione.
  • Cambio medico online.
  • Supporto all’attivazione dell’identità digitale (SPID).
  • Supporto accesso portale OPEN Toscana / Fascicolo Pagamenti online verso la PA.
  • Supporto alla alfabetizzazione informatica per l’utilizzo di servizi e strumenti.
  • Informazioni e supporto sui servizi Covid.

    Inoltre, qui è disponibile un URP e orientamento al cittadino per i seguenti servizi:
  • Supporto alla fruizione di sostegni per le fasce deboli (compilazione domande per agevolazioni ed esenzioni tariffarie, contributi affitti, bandi alloggio, etc.).
  • Servizi educativi e scolastici (assistenza per iscrizioni per nidi comunali, trasporto, mensa, pre-scuola e doposcuola).
  • Informazioni turistiche e culturali.
  • Distribuzione kit raccolta differenziata.
  • Consegna tesserini venatori.

“Farmacom, in quanto azienda partecipata dai Comuni, ha una vocazione non solo economica, ma anche sociale”, spiega il presidente di Farmacom Roberto Natali”. “Qui replichiamo la tipologia di servizi offerti nelle altre realtà presenti sul territorio, affinché i residenti di Bacchereto, in particolare i più anziani, non siano obbligati a recarsi a Seano per le proprie necessità”.

“Con le Botteghe della Salute – dicono il sindaco Edoardo Prestanti e l’assessore alla sanità Federico Migaldi – anche le frazioni più piccole hanno un punto di riferimento socio-sanitario. Quello di oggi è un passo fondamentale per la tutela del diritto alla salute di tutti i cittadini, che oggi più che mai passa dalla prossimità. La nostra volontà è quella di replicare questo modello di servizio alla persona anche a Poggio alla Malva, che presenta una realtà similare a quella di Bacchereto”.

“La Regione Toscana sta investendo molto sulle Botteghe della Salute – aggiunge la consigliera regionale Ilaria Bugetti – e riteniamo che ci sia un bisogno sempre crescente di fare rete fra le piccole realtà più che di centralizzare i servizi. Per questo il lavoro di Farmacom e dei Comuni è importantissimo per dare risposte concrete ai cittadini in ambito sanitario”.

Campionato di ciclismo under 23 – Bacchereto 2021: tutte le informazioni tecniche

Il 19 giugno prossimo il GS Bacchereto e la UC Seanese Corse organizzano il campionato italiano di ciclismo under 23, in collaborazione con il Comune di Carmignano.
Il percorso, del quale alleghiamo la mappa, prevede la partenza a Bacchereto e l’arrivo a Seano, con passaggio dalle altre frazioni del Comune, in particolare Carmignano e Comeana, e dai territori dei comuni limitrofi: Signa, Poggio a Caiano e Quarrata.

“Grazie alle due associazioni organizzatrici e a tutti i numerosi appassionati che si sono stretti a loro, a nome di tutta l’amministrazione, per l’impegno messo nel dar vita a questo evento sportivo di così alto rilievo”, commenta l’assessore allo Sport Stefano Ceccarelli. “Con il video realizzato da Martino Areniello lanciamo oggi ufficialmente il campionato, sicuri che sarà un evento di grande successo. Proprio la scorsa settimana abbiamo accolto qui a Carmignano le mountain bike della Toscano Enduro Series, che hanno riempito di vita le nostre strade. Non vediamo l’ora di vedere i giovani atleti correre fra le curve del nostro territorio, tornando ad animarlo dopo oltre un anno di pandemia”.

“Un ringraziamento all’amministrazione comunale, alle associazioni sportive e a tutti coloro che in questo momento così particolare si sono impegnati per realizzare questa manifestazione”, aggiunge la consigliera regionale Ilaria Bugetti. “Questo segno di ripartenza importante per lo sport e per i giovani ci dà grande speranza. Come Regione Toscana è stato un piacere dare il nostro contributo e sostenere il progetto, perché crediamo che per le associazioni sportive, che hanno sofferto e sono state ferme in questi mesi, abbiano bisogno di sentire una vicinanza. Quindi da parte di tutta la Regione un grande e caloroso in bocca al lupo a tutti i giovani partecipanti!”.

DI SEGUITO LA TABELLA DI MARCIIA ED IL REGOLAMENTO:

1500 elaborati al Premio Nazionale Poesia Bacchereto

Si è concluso il termine per partecipare al Premio Nazionale Poesia Bacchereto, tornato alla vita dopo oltre un ventennio (leggi qui la notizia dello scorso gennaio a riguardo contenente tutti i dettagli).

I partecipanti totali sono stati 513, la maggior parte dei quali ha inviato 3 elaborati: sono state ricevute quindi circa 1500 poesie che adesso verranno valutate dalla giuria in vista della premiazione, prevista per il prossimo ottobre. Hanno partecipato al premio 251 donne e 262 uomini, con un’ampia varietà anagrafica, che va dai diciottenni agli ultra ottantenni. Molto variegata anche la provenienza geografica, che vede rappresentate tutte le 20 regioni italiane, nessuna esclusa.
Oltre ai 513 ammessi, sono state escluse soltanto due poetesse: una perché minorenne (il bando prevede soltanto la partecipazione di cittadini maggiorenni) ed una perché residente in Francia (il bando è aperto agli stranieri, ma solo se residenti in Italia).

“Vedere una così grande partecipazione al Premio ci riempie di gioia – afferma il presidente del Premio, Luigi Petracchi – perché non era scontato che alla prima edizione dopo un ventennio di pausa ci fosse un tale riscontro. Soprattutto ci stupisce positivamente che siano pervenuti elaborati da tutta Italia: un segno chiaro che la poesia non ha confini”.

“Non avevo dubbi sul fatto che ripristinare un premio così importante avrebbe portato entusiasmo e voglia di partecipare”, commenta l’assessora alla Cultura Stella Spinelli. “Da sempre, l’energia che è stata messa in questo evento è stata una garanzia di qualità e anche quest’anno abbiamo raggiunto l’apice della soddisfazione. Questo significa che la poesia ha ancora un posto nel cuore degli italiani. Vinca la poesia migliore!”

Torna il Premio Nazionale Poesia bacchereto. A Marzo un evento su Alda Merini

Dal 9 gennaio al 9 maggio 2021 è aperto il Premio Nazionale Poesia Bacchereto, che ritorna dopo circa vent’anni. La dodicesima ed ultima edizione del concorso fu nel 1999 ed oggi si apre dopo un ventennio la tredicesima edizione, che riporta in vita un premio di grande importanza per il panorama della poesia italiana.

SCOPRI IL PREMIO BACCHERETO

Ad organizzare il Premio è la Polisportiva Bacchereto, in collaborazione con il Comune di Carmignano. Il promotore e presidente del Premio è stato fin da subito il noto artista contemporaneo Luigi Petracchi, baccheretano e all’epoca membro del Consiglio Direttivo della Polisportiva. In un periodo in cui si andava sempre più creando disaggregazione, dove si prospettava la crisi della parola scritta, in favore dei mezzi di comunicazione più moderni, Petracchi e i suoi collaboratori decisero di aggiungere, alle già numerose iniziative organizzate, il Premio Nazionale di Poesia che giunse fino alla 12° edizione con l’impegno di ridare maggior voce a questa nobile arte. Ed è con il medesimo intento, oggi reso ancora più impellente dall’uso sempre più distratto e inappropriato della parola scritta, che nel 2019 l’assessore alla Cultura Stella Spinelli e il sindaco, di Carmignano, Edoardo Prestanti, hanno fortemente voluto che questo Premio tornasse a vivere, incontrando da subito l’entusiastico sì degli organizzatori storici, Luigi Petracchi e i soci della Polisportiva.

Fra coloro che sono passati attraverso il Premio di Bacchereto, in molti si sono laureati poeti o hanno proseguito con successo la propria carriera letteraria. Una fra tutti, Alda Merini, vincitrice del primo premio nel 1991. Sarà proprio la poesia di quell’anno, restata per trent’anni nell’ombra, ad essere svelata il prossimo 21 marzo in una maniera particolare (che sarà una sorpresa rivelata in quella stessa giornata), che vuole essere un inno alla poesia ed un regalo di compleanno alla poetessa. Il 21 marzo, infatti, ricorre il compleanno di Alda Merini, che avrebbe compiuto 90 anni, ed è anche la Giornata Mondiale della Poesia indetta dall’UNESCO. Una serie di coincidenze che renderanno quel giorno particolarmente speciale.

Oltre 1000 partecipanti, per un totale di circa 2000 elaborati, venivano annualmente sottoposti alla giuria nelle ultime edizioni del premio. L’augurio è che la proposta di quest’anno porti nuovamente ad una grande partecipazione. Il tema è libero e sono previsti dieci premi: dal primo al quinto in denaro (a partire da 1000 euro) e gli altri cinque con litografie d’autore. Tutti i finalisti, il cui numero potrà variare in base alle decisioni della giuria, vedranno le proprie poesie pubblicate in un’antologia. La premiazione si svolgerà nel mese di ottobre 2021.

“Abbiamo voluto che tornasse a vivere un premio che ha visto nella sua storia la partecipazione di poeti davvero d’eccezione”, commenta l’assessore alla Cultura Stella Spinelli. “Crediamo fermamente nel valore della poesia e pensiamo così di poter dare lustro e rilanciare l’arte poetica in un momento storico come quello che stiamo vivendo, in cui la parola rischia di perdere significato. Il Premio Bacchereto rende orgoglioso il nostro territorio ed attrae qui esponenti di livello della poesia nazionale. Abbiamo ritrovato entusiasmo in Luigi Petracchi e in chi con lui ha portato avanti negli anni passati questa bellissima esperienza e siamo convinti che possa tornare ad essere un appuntamento di grandissimo valore culturale”.

Sul sito www.poesiabacchereto.it è disponibile il bando completo, con il regolamento e la modulistica per partecipare, oltre alla storia del Premio.

Le riscoperte di “Leonardo e Bacchereto”

Il Comune di Carmignano organizza per domenica 6 settembre 2020 un evento d’eccezione nel contesto della Sagra del Fico di Bacchereto: la presentazione del volume “Leonardo e Bacchereto. Terra da far boccali”, a cura di Alessandro Vezzosi con i contributi di Maria Chiara Bettini, Giovanni Roncaglia, Agnese Sabato, Edizioni Polistampa. L’evento si terrà alle ore 16:45 presso la pieve di Santa Maria Assunta a Bacchereto, nei locali dell’Antiquarium delle maioliche di Bacchereto, sezione distaccata del Museo Archeologico di Artimino ‘Francesco Nicosia’. Seguirà la visita gratuita al Museo.

Il volume è stato fortemente voluto dall’assessore alla Cultura Stella Spinelli, per dare voce alle importanti novità scoperte su questo tema dagli studiosi che hanno curato il testo.

Si tratta di una pubblicazione che chiarisce, con dati certi e documenti anche inediti (prevalentemente ritrovati nell’Archivio di Stato di Firenze), un momento fondamentale ma trascurato della biografia di Leonardo; la sua presenza e la storia della sua famiglia in relazione a Bacchereto, compresa la “fornace da orcioli” e altri possedimenti; le origini e una serie di esperienze sorprendenti dell’artista con la “terra da far boccali” (l’argilla) grazie a una ricognizione nei manoscritti di Leonardo (dal Codice Atlantico a quelli di Madrid e dell’Istituto di Francia). La pubblicazione inizia con una illustrazione delle straordinarie testimonianze etrusche scoperte nel territorio di Carmignano e si conclude con la ricostruzione della presenza di numerose fornaci in almeno otto località di Bacchereto, con oltre sessantotto fornaciai, tra XIV e XVII secolo, quando questo borgo del Montalbano costituiva un centro di produzione della ceramica artistica, poi scomparso fino ai ritrovamenti ora qui raccolti nel Museo delle Antiche Maioliche.

Interverrà Andrea Pessina, Soprintendente Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato, che nella prefazione al volume ne riassume i contenuti ripercorrendo anzitutto le riscoperte archeologiche nel territorio.

“Sono felice di poter consegnare ai cittadini un libro serio e affidabile – commenta l’assessore alla cultura Stella Spinelli – che trasformerà una volta per tutte la leggenda su ‘Leonardo a Bacchereto’ in storia. Finalmente si potrà affermare con orgoglio che il Genio ha trascorso la sua infanzia anche fra le nostre colline, ispirandosi e formandosi”.

Alessandro Vezzosi (leonardista e critico d’arte), e Agnese Sabato (storica), con documenti inediti o rari dimostrano i rapporti con Bacchereto di Leonardo e della sua famiglia (degli Zoso di Bacchereto e dei Da Vinci), tramite la nonna del grande artista-scienziato, Lucia di ser Piero di Zoso, moglie di Antonio Da Vinci (che non era notaio e non si era limitato ad accudire in Vinci i possedimenti agricoli, ma aveva navigato in gioventù fino a Barcellona e in Marocco). Nonna Lucia era sorella di ser Baldassarre, notaio che – come il padre di Leonardo, ser Piero – lavorò per la famiglia di Machiavelli, abitava a Firenze nella piazza del quartiere di Santa Maria Novella e, dopo essersi ritirato a Bacchereto, cedette i suoi beni al nipote ser Piero Da Vinci. Di estremo interesse, per tali proprietà prima degli Zoso e poi dei Da Vinci, risultano gli accertamenti relativi alla loro “fornace da orcioli” e alla “chasa da signore” a Toia, confinante con San Biagio e Fusciano e con i beni della Pieve.

Inoltre i due studiosi inquadrano il patrigno fornaciaio di Leonardo, i sei biscugini a Bacchereto (tra cui un notaio, Giovanni) e le condizioni imposte da ser Piero al fratello Francesco per la gestione dei poderi di Bacchereto distanti in linea d’aria solo 6 km da Vinci (che oltre a vino, olio, grano e spelta, producevano panico, fave, orzo, biade, castagne, uova e fichi secchi…). Gli eredi di ser Piero Da Vinci, inclusa Violante, figlia di ser Giuliano (il più autorevole degli almeno 22 fratellastri di Leonardo) e di Alessandra Dini (menzionata nel Codice Atlantico), continuarono ad abitare a Toia nel XVI secolo…

Vezzosi evidenzia in particolare l’importanza straordinaria di alcune annotazioni di Leonardo. Migliaia di suoi fogli autografi sono andati perduti, soprattutto quelli del periodo giovanile fino al 1478, con l’eccezione del Paesaggio con la data 1473. La sua prima citazione di Vinci risale al 1494-1500. Fondamentale è quindi, in rapporto a Bacchereto, l’antecedente promemoria databile 1478 nel Codice Atlantico: “Francesco d’Antonio [lo zio] in Firenze e compa[re o ri] in Bacchereto…”.

Nei periodi successivi l’artista ricorderà spesso la sua pratica nelle fornaci e nel lavorare l’argilla. Dimostra per esempio la sua personale e diretta conoscenza di come si possono restaurare i vasi rotti quando sono ancora crudi e non quando sono già cotti. Dà importanza agli insegnamenti ricevuti dagli orciolai (“boccalari”) per molteplici applicazioni e nell’uso del tornio del vasaio, persino per misurare la velocità delle navi. “Adoperandomi io non meno in scultura che in pittura” scrive Leonardo, rivendicando un’arte per la quale era celebre ma criticando lo scolpire in marmo, mentre si esercitava nella modellazione della creta, ossia nella “plastica”, “sorella della pittura”.

Vezzosi formula e definisce più che credibile, quasi una certezza, l’ipotesi che Leonardo abbia iniziato giovanissimo a plasmare l’argilla nella fornace di Toia, anziché o non solo nella bottega del Verrocchio, nella quale eseguiva fra l’altro figure di terra per disegnare e dipingere i panneggi giovanili. Fece quasi sicuramente come suo nipote scultore, Pierfrancesco (Pierino Da Vinci), morto a soli 23 anni nel 1523: Vasari ricorda che “da sé senza maestro”, Pierino iniziò “a disegnare et a fare […] fantoccini di terra” e poi, a soli 12 anni, entrò nella bottega fiorentina di un amico di Leonardo, Baccio Bandinelli.

Il libro riassume infine la vicenda del tentativo fallito di Leonardo a Milano per il grandioso monumento Sforza, rimasto di terra e infine distrutto, ed esemplifica le sculture di terracotta che pure altri autorevoli studiosi hanno attribuito a Verrocchio e allo stesso Leonardo, riferibili al tempo in cui l’artista di Vinci lavorava nella bottega del suo maestro e frequentava pure Bacchereto (come dimostra il suo autografo intorno al 1478). Il capitolo su Leonardo scultore e la “terra da far boccali” si conclude con il tema dei disegni leonardiani non solo della forma di terracotta per stoviglie, ma persino di geometrie “optical” e nodi vinciani anche per la ceramica: una ricerca tuttora in progress.

Maria Chiara Bettini, archeologa, responsabile scientifico del Museo Archeologico di Artimino, illustra le riscoperte archeologiche nel Comune di Carmignano quindi nei dintorni di Bacchereto, precedenti a Leonardo, illustrando l’area archeologica di Pietramarina e le testimonianze di Artimino e Comeana. Aree che sicuramente sono state ampiamente frequentate dal giovane Leonardo. Si è occupata con Giovanni Roncaglia dell’allestimento della sezione di Bacchereto del Museo di Artimino dedicata alla sezione delle maioliche di Bacchereto.

Giovanni Roncaglia, archeologo medievista, sintetizza il tema suggestivo della riscoperta della produzione ceramica a Bacchereto da dove si era sviluppata soprattutto nei decenni precedenti e negli anni di Leonardo, poi scomparsa e dimenticata. Ricostruisce persino l’elenco delle fornaci attive in almeno otto località di Bacchereto, con la presenza di almeno sessantotto fornaciai, ed evidenzia come alcuni fornaciai baccheretani, in particolare Giunta di Tugio, abbiano avuto un ruolo significativo nella Firenze del Rinascimento. Le loro opere si conservano in prestigiosi musei europei, da Londra a San Pietroburgo, e persino negli USA e in Australia. In uno scavo a Firenze, dove si trovava la fornace del baccheretano Giunta di Tugio, sono stati ritrovati reperti che attestano una collaborazione certa tra lui e Luca Della Robbia.