Segnalazioni: arriva il portale online

È stata presentata questa mattina la nuova piattaforma per le segnalazioni, che da oggi sarà attiva sul sito web del Comune di Carmignano. Un portale tramite il quale ogni cittadino potrà inserire le proprie segnalazioni, indirizzandole direttamente alla polizia municipale, all’ufficio lavori pubblici oppure all’ENPA (Ente nazionale protezione animali), a seconda della tematica della segnalazione stessa.

APRI IL PORTALE SEGNALAZIONI

Il progetto, realizzato dall’ingegnere informatico del Comune, Francesco Azzurri, è opensource e quindi completamente gratuito e senza costi per le casse comunali. Inoltre, proprio perché realizzato internamente, può essere in qualsiasi momento modificato e migliorato per andare incontro ad esigenze future.

Nello specifico, la piattaforma si sviluppa su due binari: uno rivolto ai cittadini e l’altro alla segreteria dell’Istituto Comprensivo Pontormo.

L’interfaccia per i cittadini prevede la possibilità di scegliere il destinatario della segnalazione e di scrivere un testo ed allegare fotografie. Una volta spedita la segnalazione, l’ufficio competente la riceverà e potrà prenderla in carico o destinarla ad un altro ufficio, nel caso che il cittadino l’abbia erroneamente indirizzata al destinatario non competente in materia. Al cittadino arriverà un’email di conferma ricezione. I tre destinatari delle segnalazioni (polizia municipale, ufficio lavori pubblici ed ENPA), nel proprio portale di background, avranno sempre disponibili ed analizzabili le segnalazioni, anche dopo che la questione è già stata presa in carico o che il problema è stato risolto. Questa memoria storica permetterà di aprire doppie pratiche sulla stessa questione, ma soprattutto agevolerà l’ente nell’analizzare le problematiche di settore, dare risposte più rapide ed impostare in maniera più mirata gli interventi futuri.

La seconda interfaccia è invece un canale diretto tra la scuola e l’amministrazione comunale. La segreteria dell’istituto Pontormo può avviare ticket di segnalazione ed avviare un interscambio di dati con l’amministrazione comunale, di cui rimarrà salvato lo storico. Potrà essere selezionata la scuola per la quale si inserisce la segnalazione, oltre che la categoria: manutenzioni oppure assistenza informatica. Questo sistema servirà a rendere più chiaro e rapido sia lo scambio di informazioni sia l’intervento richiesto.

“Semplicità è la parola chiave i questo sistema”, spiega l’assessore all’informatica Tamara Cecconi. “Finora arrivavano segnalazioni via telefono, email, social network: spesso anche tramite diversi canali in contemporanea, oppure indirizzate a chi non è competente in materia. In questo modo invece agevoliamo sia i cittadini nell’inviare una segnalazione, sia chi la riceve per gestirla al meglio. Sicuramente ci vorrà del tempo perché tutti utilizzino questo servizio, ma come con il sistema di prenotazione online degli appuntamenti, gradualmente diventerà un’abitudine”.

“A fronte di una miriade di canali – aggiunge il sindaco Edoardo Prestanti – diamo uno strumento chiaro, univoco, trasparente e soprattutto facilmente utilizzabile. Ma oltre a risolvere i problemi nell’immediato, lo storico delle segnalazioni ci permette anche di pianificare meglio il futuro. Se ai lavori pubblici arrivano numerose segnalazioni tutte sulla stessa strada, probabilmente servirà pianificare un intervento più importante rispetto alla semplice toppa su una buca”.

“Riceviamo ogni giorno segnalazioni via telefono ed email – sottolinea l’agente della polizia municipale Emiliana Mainardi – e capita che arrivino più chiamate per lo stesso motivo. Questo sistema sicuramente ci agevolerà nella gestione delle segnalazioni”.

“Per noi – concludono Andrea Petrini e Lucia Casarin di ENPA – è un grande passo avanti nello snellire gli aspetti burocratici. In alcune situazioni potremo intervenire più rapidamente e ci sarà anche una più semplice interazione con l’amministrazione comunale.

Siglato l’accordo per la valorizzazione dei Tumuli di Montefortini e Boschetti

Dal 23 luglio è operativo l’accordo che definisce gli obiettivi e le modalità di gestione dell’Area Archeologica di Comeana (Tumuli di Montefortini e Boschetti) nato dalla collaborazione tra la Direzione regionale musei della Toscana e il Comune di Carmignano (PO)

L’accordo siglato il 23 luglio dal Direttore regionale musei della Toscana, Stefano Casciu, e il Sindaco del Comune di Carmignano, Edoardo Prestanti, inaugura una nuova fase nell’attività di valorizzazione dell’Area archeologica di Comeana. La Direzione regionale musei della Toscana, che gestisce una rete museale diffusa su tutto il territorio toscano, con ben 49 luoghi della cultura di competenza statale, nella sua azione di coordinamento territoriale delle attività di valorizzazione dei beni culturali ha adottato una politica di piena collaborazione con gli enti pubblici e privati e con le associazioni operanti nel territorio di propria competenza, promuovendo la gestione e la valorizzazione integrata del patrimonio culturale, nello spirito dell’art. 112 del Codice dei beni culturali e del paesaggio.

Come dichiara Stefano Casciu, Direttore regionale musei della Toscana “l’accordo ora siglato col Comune di Carmignano va nella direzione di una sempre maggiore integrazione con gli Enti locali, che sul territorio possono dare un contributo fondamentale per la gestione di siti come questi, in stretta relazione con i musei civici e con le comunità locali, così attente alla valorizzazione del loro patrimonio”.

L’accordo con il Comune di Carmignano risponde a precise esigenze di integrazione tra il Museo Archeologico si Artimino ‘Francesco Nicosia’ e le aree archeologiche del territorio, in particolare, per la loro importanza e monumentalità, le tombe di Montefortini e Boschetti, i corredi delle quali sono esposti all’interno del museo. Il progetto museale, quindi, tiene conto di una forte integrazione con il contesto territoriale, sia negli aspetti didattici, sia nelle effettive possibilità e modalità di fruizione e valorizzazione. L’esigenza di una fruizione ampliata e integrata è avvertita in particolare dagli istituti scolastici che hanno come tappa fondamentale dell’attività formativa la visita al museo e alle aree archeologiche, e va anche nella direzione di articolare e arricchire l’offerta turistica del territorio. L’accordo mira quindi alla creazione di un percorso unitario di visita, già sperimentato in passato, ma ora gestito principalmente dal Comune, che si snoda tra l’Area Archeologica di Comeana e il Museo “F. Nicosia”, con il supporto, in particolare per gli aspetti programmatici e scientifici, della Direzione regionale. Una recentissima prova generale della fattibilità e della potenzialità della collaborazione, che fa seguito ad altre esperienze simili degli anni passati, si è avuta in occasione dell’apertura serale dell’area archeologica per le Notti dell’Archeologia 2020 che ha dimostrato come i tumuli si possano ben prestare anche ad iniziative straordinarie, in grado di arricchire l’offerta culturale e attirare un pubblico più vasto.

L’area di Carmignano conserva splendidi esempi di architettura funeraria tra i più importanti della Toscana e che sono la testimonianza della prosperità del territorio nella fase orientalizzante della civiltà etrusca, tra la fine dell’VIII e gli inizi del VI sec. a.C. Il più imponente monumento funerario della zona è il Tumulo di Montefortini, una collinetta artificiale oggi alta dodici metri, che ospita due tombe: la più antica è una tomba circolare (tholos) con il diametro di oltre sette metri e visitabile dall’alto grazie ad un percorso rialzato da cui si può ammirare la copertura ”a falsa cupola”. Il ricchissimo corredo funerario recuperato all’interno della tomba (databile intorno al 640-630 a. C.) comprende molti materiali preziosi, come due incensieri di bucchero decorati a traforo, un’eccezionale coppa di vetro turchese e una nutrita serie di oggetti in avorio decorato. Adiacente alla tholos si trova un’altra tomba a camera rettangolare, fatta costruire dalla stessa famiglia aristocratica, con un monumentale corridoio d’ingresso (dromos) a cielo aperto, un vestibolo quadrangolare e infine la camera, entrambi con una copertura “a falsa volta”.

Poco distante dal Tumulo di Montefortini si trova il Tumulo di Boschetti. Si tratta anche in questo caso di una tomba a tumulo, erosa nella parte sommitale dai secolari lavori agricoli. All’interno di questa struttura era ricavata una camera rettangolare, accuratamente pavimentata e sigillata da un lastrone di pietra, preceduta da un vestibolo, al quale si accedeva attraverso un corridoio, chiuso a sua volta da un altro grande lastrone di pietra serena, materiale utilizzato anche per la costruzione del resto della tomba. Attualmente l’architettura è conservata per un’altezza massima di 1,25 metri. In questa struttura vennero recuperati diversi materiali di corredo, databili tra il 670 e la metà del VII sec. a.C.

“Si tratta di un’importantissima iniziativa”, commenta il sindaco di Carmignano Edoardo Prestanti. “Tramite la collaborazione con la soprintendenza, si apre un’opportunità irripetibile per il nostro territorio. La civiltà etrusca rappresenta infatti la culla identitaria di Carmignano, duemila anni di storia che hanno lasciato tracce indelebili nel presente della comunità locale”.

“Questa collaborazione e la gestione diretta del tumolo di Montefortini – aggiunge l’assessore alla cultura Stella Spinelli – ci permettono di ampliare e valorizzare ancora di più il patrimonio etrusco presente nel nostro Comune. Un altro passo nella crescita culturale e turistica di Carmignano, che sempre di più sta puntando su quel turismo culturale e sostenibile di cui la rete archeologico museale costituisce un tassello fondamentale”.