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Approvata la seconda variante al Regolamento Urbanistico

Con deliberazione del Consiglio comunale n.1 del 2021, è stata approvata la seconda Variante al Piano Strutturale e al Regolamento Urbanistico vigente.

Si tratta di una variante che ha origine all’inizio dell’attuale mandato amministrativo e che ha come obiettivo primario quello di tutelare maggiormente il territorio aperto e quegli edifici che nel tempo lo hanno reso così particolare ed unico per caratteristiche peculiari di ogni zona del territorio.

È stato effettuato un censimento di 359 edifici di valore storico, che adesso saranno tutelati nelle future, possibili, operazioni di ristrutturazione o modifiche a cui potrebbero essere sottoposti. Questi edifici sono stati classificati con quattro diverse fasce, ciascuna caratterizzata da regole d’intervento specifiche, e da adesso sono rese chiare le modalità d’intervento che possono, o non possono, essere messe in atto. Una delle caratteristiche principali e più evidenti è quella che riguarda il piano del colore, che si rifà alla storia del nostro territorio. Le case coloniche, le aziende agricole – che appartenevano alle fattorie storiche – e in genere gli edifici di ogni zona, avevano storicamente alcuni colori di riferimento, che permettevano di inquadrarli in un determinato contesto. La guida dei colori contenuta in questa variante, chiarisce come è possibile intervenire sull’estetica degli edifici, per mantenere integra la bellezza e soprattutto la storicità delle diverse aree anche in futuro.

Un altro punto cruciale della variante al regolamento urbanistico è la possibilità di realizzare piscine nel territorio aperto, che finora non era consentito. Questo potrà avvenire seguendo regole ben precise, affinché l’inserimento di eventuali piscine in una zona avvenga in maniera consona al rispetto del territorio.

Per quanto riguarda le aree urbanizzate, la variante presenta alcuni piccoli interventi volti a correggere errori presenti nel regolamento urbanistico vigente. Tra questi, il più rilevante è la lottizzazione “Il Bosco” a Seano, mai realizzata ed oramai scaduta. La realizzazione di questa lottizzazione consentirà finalmente di realizzare l’atteso prolungamento di via Levi, che diventerà la principale alternativa a via Baccheretana per bypassare il centro di Seano.

Nella frazione di Comeana, la novità più rilevante riguarda la realizzazione di un ettaro di parco pubblico e del proseguimento di via Poggiorsoli. Su tutto il territorio comunale, invece, sono previsti nuovi parcheggi pubblici, per andare incontro alle esigenze dei cittadini.

Un progetto riguarda in maniera specifica il servizio di trasporto pubblico locale. Lungo via Vergheretana, nell’area immediatamente successiva all’abitato di Santa Cristina a Mezzana, è prevista una rotatoria, dove l’autobus potrà effettuare il capolinea. Questo progetto ha una doppia finalità: portare un più completo e regolare servizio di trasporto pubblico a Santa Cristina a Mezzana ed evitare che l’autobus utilizzi piazza Matteotti, centro storico di Carmignano, per invertire il proprio senso di marcia.

TERZA VARIANTE: Otto osservazioni sono state rinviate ad un nuovo avvio di procedimento di una terza variante puntuale, perché il percorso partecipativo e le stesse osservazioni presentate avrebbero portato ad una soluzione completamente difforme dalle previsioni urbanistiche presenti in questa variante.

“Siamo contenti di essere arrivati in fondo a questo percorso – dice l’assessore all’Urbanistica Francesco Paletti – che per le problematiche del Covid è stato più lungo del previsto e che dà finalmente al nostro territorio delle regole sull’intervento sulle case coloniche. Questa variante ci permette di fondere insieme, tramite la guida degli interventi, innovazione e tradizione: un occhio al futuro sulle caratteristiche che hanno reso questo territorio così bello e particolare. Siamo orgogliosi di aver dato delle linee guida fondamentali per tutelare la bellezza di Carmignano”.

“Due terzi del nostro comune – aggiunge il sindaco Edoardo Prestanti – è costituito da territorio aperto: boscoso, agricolo, rurale. E questo territorio è un patrimonio da tutelare, anche grazie a regole affinché non venga snaturato. Al contempo, per la parte urbana del comune, è cruciale il concetto di volume zero, ovvero di evitare che l’area urbana cresca a dismisura. Il faro guida è l’interesse pubblico, integrato con gli interessi privati per migliorare la vita di tutta la cittadinanza e proteggere il contesto generale”.