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Controlli serrati sul territorio

Ancora controlli serrati sul territorio da parte delle forze dell’ordine per verificare il corretto rispetto delle disposizioni governative. Controlli che non si sono fermati neanche nel fine settimana di Pasqua. La Polizia Municipale di Carmignano ha controllato persone a piedi, auto in transito e attività commerciali. Se sabato è stato riscontrato un po’ di movimento sul territorio, le cose sono andate meglio per Pasqua e Pasquetta, con poche persone in giro e auto in transito. In totale da sabato 11 a lunedì 13 aprile sono state controllate 81 persone e diciannove negozi. Una la violazione contestata.

In totale dall’11 marzo scorso a ieri, martedì 14 aprile, la Polizia Municipale di Carmignano ha verificato 257 esercizi commerciali; 1.009 invece sono state le persone fermate e controllate. Quindici in totale i verbali fatti. Durante questi controlli sono inoltre emerse violazioni al codice della strada, che sono state regolarmente sanzionate.

“Grazie alla nostra Polizia Municipale per il lavoro che quotidianamente sta svolgendo a servizio della nostra comunità – ha commentato il sindaco Edoardo Prestanti -. Chiediamo a tutti i cittadini di continuare a collaborare. Oggi più che mai è necessario continuare a rispettare le direttive ministeriali, restare a casa e limitare gli spostamenti. Non possiamo abbassare la guardia proprio adesso, non vanifichiamo tutti gli sforzi e i sacrifici fatti fino ad ora”.

Rsa di Comeana, Asl ha preso in carico i pazienti positivi al covid-19

Da oggi la Asl Toscana Centro ha preso in carico la gestione assistenziale e organizzativa degli ospiti positivi al Covid 19 presenti all’interno della Rsa di Comeana. L’obiettivo è quello di tutelare maggiormente gli ospiti consentendogli di permanere all’interno della struttura stessa.

Con questo atto si va nella direzione indicata dall’Amministrazione e vengono accolte le richieste tese a mettere in sicurezza la struttura, garantendo così la tutela e l’incolumità degli ospiti e degli operatori. Si ottempera in tal modo alle ordinanze regionali volte a garantire la salute pubblica, per le quali l’Amministrazione si era battuta da tempo.

Stamani la consegna delle uova di Pasqua agli ospiti della Rsa di Comeana

Questa mattina il sindaco Edoardo Prestanti, accompagnato dalla Giunta, si è recato all’esterno della Rsa di Comeana per consegnare le uova di Pasqua gentilmente donate dall’Associazione Amici di Ambra. Uova che poi gli operatori della struttura sanitaria hanno dato a tutti gli ospiti.

“Un gesto di affetto e di solidarietà da parte di tutta la comunità carmignanese verso i nostri nonni e le nostre nonne che stanno attraversando un momento estremamente difficile e doloroso – ha detto il Sindaco Edoardo Prestanti -. Un ringraziamento per la preziosa collaborazione all’Associazione Amici di Ambra, che anche in questa circostanza si è mostrata sensibile e generosa”.

Mascherine a tutti i cittadini di Carmignano, ecco come verranno distribuite

E’ iniziata questo pomeriggio la distribuzione delle 34mila mascherine consegnate al Comune dalla Regione e destinate a tutti i cittadini di Carmignano. A consegnarle casa per casa, tramite il Centro Operativo Comunale, sono i volontari della Protezione civile comunale. Ad ogni nucleo familiare verrà consegnata una busta, che riporta il logo del Comune, al cui interno sono presenti quattro mascherine. Le buste verranno lasciate nella cassetta delle lettere, i volontari non entreranno dunque nelle abitazioni, i cittadini non dovranno aprire la porta di casa e andare incontro ai volontari, né tanto meno recarsi in Comune per ritirarle. La consegna è gratuita, i cittadini non devono controfirmare niente. 

“Le mascherine verranno consegnate a tutti i nuclei familiari presenti sul territorio, casa per casa, frazione per frazione. La distribuzione terminerà entro il fine settimana, nessuno resterà senza. Se qualcuno non dovesse ricevere, entro il fine settimana, la confezione con le mascherine, dalla prossima settimana potrà contattare il Comune e richiederle – ha dichiarato il sindaco Edoardo Prestanti -. Grazie ai volontari che si stanno adoperando per distribuire le mascherine su tutto il territorio, e grazie alla disponibilità dei dipendenti comunali che hanno aiutato nella preparazione delle confezioni”. E infine un appello: “Invitiamo tutti a farne buon uso. Ovviamente avere la mascherina non autorizza nessuno ad uscire. L’uso della mascherina non è un’alternativa alle restrizioni governative, che restano attive su tutto il territorio, ma consente di effettuare in sicurezza quelle uscite consentite dal Dpcm – ha aggiunto il Sindaco -. L’appello è sempre quello di restare a casa e uscire solo per motivi di comprovata necessità. Oggi più che mai non possiamo abbassare la guardia, per far scendere i contagi e contenere quindi la diffusione del virus è essenziale restare a casa”.

Prestanti risponde a Asl “Le nostre richieste non sono mai state ascoltate”

“Dedizione e spirito di sacrificio nel cercare soluzioni concrete per salvaguardare la salute di tutti gli ospiti e gli operatori della Rsa di Comeana, e della cittadinanza intera, non sono mai mancate da parte dell’Amministrazione comunale e mai verranno meno. Lo dimostrano le quattro missive inviate dal 12 marzo al 3 aprile a Regione e Asl alle quali mai abbiamo ricevuto risposta. Lo dimostrano le ripetute chiamate effettuate e i messaggi inviati ai vertici, anche questi senza alcun riscontro. Lo dimostra il costante e quotidiano confronto con la direzione della Rsa di Comeana, alla quale mai è stato negato un sostegno e supporto concreto da parte dell’amministrazione locale. Stupiscono e sorprendono certe affermazioni date dall’Azienda Sanitaria”. Così il sindaco di Carmignano Edoardo Prestanti risponde alla nota inviata ieri sera da Asl.

Mai siamo stati ascoltati. E purtroppo i fatti lo dimostrano. Trentacinque persone, tra operatori e ospiti, sono risultati positivi, e purtroppo cinque di questi ospiti ci hanno lasciato. Una situazione che ci addolora profondamente. Da quando è emerso il primo caso di positività all’interno della struttura di via Machiavelli, il 9 marzo scorso, abbiamo chiesto un intervento urgente per contenere la diffusione del virus all’interno e all’esterno della struttura. Il 9 marzo sono stati effettuati i tamponi solo a 15 persone che presentavano sintomatologie: 8 sono risultati positivi. L’11 marzo l’Azienda Sanitaria ha messo in quarantena la struttura, la Società della Salute ha sospeso il Centro Diurno e noi Sindaci abbiamo emesso un’ordinanza che predisponeva l’isolamento fiduciario per tutti coloro che avevano avuto contatti con la struttura. Misura questa allargata anche agli operatori sanitari, con la prescrizione di recarsi nel luogo di lavoro utilizzando le dovute precauzioni prescritte dalle autorità competenti e, una volta finito il turno di lavoro, di rientrare immediatamente a casa senza nessun tipo di contatto con l’esterno”, ha aggiunto il sindaco Prestanti, ribadendo che a più riprese era stato anche chiesto di eseguire tamponi a tutti gli operatori e ospiti della struttura. “Asl ci ha comunicato di non avere tamponi a disposizione e di non avere personale per farli. Fatto questo gravissimo. In assenza di misure appropriate sono stati messi a rischio operatori e ospiti, e si sono contagiati anche coloro che inizialmente erano risultati negativi. Nel frattempo altri ospiti si sono ammalati e si sono registrati cinque decessi all’interno della struttura. E di concerto sono scaduti i termini dell’isolamento fiduciario. Soltanto il primo aprile, dopo numerose sollecitazioni da parte non solo della nostra amministrazione, ma anche degli altri Sindaci della Provincia e della direttrice della Rsa, nonché a seguito dell’ordinanza regionale del 29 marzo, sono stati fatti tamponi a tutti, che hanno messo in luce la positività di 29 persone, tra ospiti e operatori. Il non essere mai stati ascoltati, e lo dico con grande rammarico e profondo dolore, ha portato a questi risultati”.

Prestanti, insieme al sindaco di Poggio a Caiano Francesco Puggelli, ha chiesto inoltre il trasferimento immediato dei pazienti positivi in un’altra struttura. “Inizialmente ci era stato detto che gli ospiti positivi sarebbero stati trasferiti nella struttura di Narnali. Ipotesi poi tramontata in quanto, come ci è stato spiegato da Asl, la struttura deve essere lasciata vuota a disposizione di un’eventuale emergenza. La vera emergenza – in questo momento – è quella che riguarda gli anziani. Qui stiamo parlando della salute delle persone, che necessitano di cure e supporti adeguati. Non sono ammesse ulteriori perdite di tempo. Se la struttura di Narnali non è adeguata deve essere la ASL ad indicarci un’altra soluzione (come peraltro previsto all’art. 1 punto b dell’ordinanza regionale). Questi sono fatti, non affermazioni ad effetto, e come tali sono dimostrabili. Solo lavorando insieme celermente, facendo tutti la nostra parte, riusciremo a risolvere questa vicenda, scongiurando anche la chiusura della Rsa di Comeana. In particolare chiediamo alla Regione di aiutarci a far sì che la soluzione rispetti l’ultima ordinanza emessa dal Presidente”.

Prestanti “O Asl trova una soluzione immediata o sarò costretto a chiudere l’Rsa”

“Asl deve trovare una soluzione immediata e trasferire subito i pazienti positivi al Covid-19 in una struttura adeguata. Altrimenti a breve sarò costretto a prendere un provvedimento urgente, seppur doloroso, e emanare un’ordinanza di chiusura della Rsa di Comeana”. Non usa mezzi termini il Sindaco di Carmignano Edoardo Prestanti, che ancora una volta torna a chiedere un intervento urgente all’Azienda sanitaria locale. “L’evoluzione della situazione, alla luce della positività al tampone di 15 operatori, e quindi più della metà del personale, sta rendendo la situazione all’interno della Rsa di Comeana sempre più ingestibile – ha aggiunto il Sindaco -. Chiediamo perciò il trasferimento immediato dei pazienti positivi, o che vengano trovate delle soluzioni, concordate con la Asl e la struttura stessa, tali da garantire la sicurezza degli ospiti, del personale e della cittadinanza”.

Prestanti e Puggelli scrivono nuovamente a Regione e Asl “Il tempo è scaduto”

Separare gli ospiti positivi da quelli negativi e trasferire immediatamente gli anziani positivi in una struttura adeguata a garantire la loro assistenza e le cure necessarie; immediata e accurata indagine epidemiologica per individuare tempestivamente tutti i soggetti che hanno avuto anche un minimo contatto occasionale con i positivi o la struttura; possibilità per gli operatori sanitari di scontare la quarantena in una struttura adeguata; tamponi di massa in tutte le Rsa del territorio e avvio di una campagna di screening della popolazione. È quanto chiedono a gran voce a Regione e Asl i sindaci di Carmignano Edoardo Prestanti e di Poggio a Caiano Francesco Puggelli. I due primi cittadini dei Comuni Medicei hanno, infatti, scritto nuovamente al presidente della Regione Toscana Enrico Rossi, all’assessore regionale Stefania Saccardi, al direttore Generale della ASL Toscana Centro Paolo Morello Marchese e al direttore del Dipartimento di Prevenzione ASL Toscana Centro Renzo Berti. Un’ennesima lettera per richiamare di nuovo l’attenzione su quanto si è verificato nelle ultime tre settimane nella Rsa di Comeana.

Il 9 marzo, lo ricordiamo, in seguito al riscontro del primo caso di Covid-19 su un operatore sanitario dipendente della Rsa, sono stati attivati i primi controlli che hanno riguardato solo gli ospiti che presentavano quadri clinici più gravi: su 15 tamponi effettuati, 8 sono risultati positivi. Da lì ASL ha disposto il provvedimento di quarantena della struttura, mentre i due Sindaci, tramite ordinanza sindacale, hanno disposto l’isolamento fiduciario domiciliare per chi aveva frequentato la struttura nei 14 giorni precedenti. Provvedimento, questo ultimo, i cui termini sono scaduti lo scorso 25 marzo. Ripetutamente i sindaci hanno scritto a Asl e Regione per chiedere interventi urgenti, il primo dei quali tamponi per tutti, operatori e ospiti. “Nessun controllo però è stato fatto – precisano Prestanti e Puggelli nella lettera -. Nei giorni successivi sono decedute cinque persone: tre sono utenti risultati positivi sin da subito. Un ospite, risultato negativo al primo screening, è stato ricoverato successivamente per sintomi gravi e sottoposto a test in ospedale dove poi è deceduto. Una terza anziana, che non era stata sottoposta a tampone il 9 marzo, è invece risultata positiva al test effettuato al momento del ricovero avvenuto in seguito a una sintomatologia improvvisa e acuta che poi ha portato al decesso della stessa. In queste tre settimane sono decedute altre due persone ospiti della Rsa con riferiti quadri simil influenzali: a nessuno dei due è stato effettuato nessuno screening per Coronavirus”. Solo il 1° aprile la Asl ha fatto tamponi a tappeto in tutta la struttura, con un risultato tragico: su 53 tamponi, 28 sono positivi, equamente divisi fra operatori e utenti.

“In tutto questo periodo come sindaci dei Comuni Medicei, poi insieme al sindaco di Prato, ed infine con tutti i sindaci della Provincia di Prato, abbiamo scritto ben tre missive per informare Regione e Asl dell’evoluzione della vicenda e chiedere adeguati provvedimenti finalizzati ad arginare la diffusione del virus a tutela dei nostri concittadini – proseguono Prestanti e Puggelli -. Non abbiamo però mai ricevuto alcuna risposta. Adesso basta. È stato perso troppo tempo. Chiediamo risposte, ma soprattutto interventi urgenti prima che sia troppo tardi”.

Effettuati i tamponi su operatori e utenti della Rsa di Comeana

L’Asl Toscana Centro ha da poco informato il Comune di Carmignano che sono arrivati i risultati dei tamponi effettuati alla Rsa “Casa Accoglienza Anziani” di Comeana. Su 53 tamponi effettuati 28 sono risultati positivi: si tratta di 14 operatori e 14 utenti. “Quello che successo è un fatto di una gravità inaudita. A più riprese, anche insieme agli altri Sindaci della Provincia, abbiamo chiesto in via ufficiale e a gran voce di estendere l’indagine epidemiologica relativamente al caso della Rsa di Comeana. Non siamo mai stati ascoltati. Soltanto ieri, dopo quasi un mese dalla scoperta del primo caso di positività al Covid-19, sono stati fatti i tamponi a tutti gli ospiti e gli operatori. Dai tamponi è emersa una situazione di una gravità inaudita: 14 operatori e 14 utenti sono risultati positivi. Chiediamo spiegazioni, ma soprattutto un intervento urgente per arginare questa situazione e tutelare la salute dei nostri concittadini”.

Così i sindaci di Carmignano Edoardo Prestanti e di Poggio a Caiano Francesco Puggelli intervengono in merito ai risultati dei tamponi effettuati alla Rsa di Comeana. “Obiettivo primario è la tutela della salute degli ospiti, dei familiari e di tutta la cittadinanza. Di concerto con la Società della Salute e l’Azienda Sanitaria stiamo ora lavorando per individuare una soluzione per trasferire gli ospiti in un’altra struttura”.

Progetto solidarietà alimentare: a Carmignano destinati quasi 83mila euro. Ecco come fare richiesta

Ammontano a 82.977,50 euro le risorse assegnate al Comune di Carmignano dal Governo, a seguito dell’ordinanza della Protezione Civile Nazionale, destinate ai cittadini carmignanesi che si trovano in situazioni di difficoltà economica a causa dell’emergenza coronavirus per l’acquisto di generi alimentari e beni di prima necessità e far fronte così alle esigenze alimentari del proprio nucleo familiare. Il Sindaco e la Giunta, di concerto con gli Uffici comunali, si sono immediatamente adoperati per identificare criteri e modalità di erogazione dei buoni spesa.

“Avevamo chiesto a tutti i nostri cittadini di stare isolati per evitare il contagio, ma avevamo anche promesso che nessuno sarebbe rimasto solo – ha precisato il sindaco Edoardo Prestanti -. Gli 83mila euro arrivati dal Governo rappresentano soltanto la prima di una serie di azioni dirette a tutelare tutta quella parte di cittadinanza che ha maggiormente subito gli effetti della crisi temporanea legata al coronavirus”.

I buoni spesa vengono gestiti dai Servizi Sociali del Comune. Possono presentare la domanda e richiedere i buoni le persone singole o nuclei familiari residenti nel Comune di Carmignano che si trovano in situazioni di difficoltà economica a causa dell’emergenza sanitaria determinata dalla diffusione del Covid-19. L’importo del buono da erogare sarà definito in base alla composizione del nucleo familiare.

Per ottenere i buoni spesa è necessario:

  • compilare e firmare l’apposita autocertificazione evidenziando i motivi per cui viene richiesto il buono alimentare. Si dovrà, tra le altre cose, dichiarare di non percepire nel proprio nucleo familiare alcun altro sussidio di provenienza statale, regionale e/o comunale o in alternativa di quale sussidio si beneficia.
  • Allegare all’autocertificazione copia del documento di identità del richiedente in corso di validità.

L’autocertificazione è scaricabile dal sito del Comune di Carmignano (www.comune.carmignano.po.it) oppure può essere ritirata nell’atrio del Palazzo Comunale, nelle sedi dell’Associazione Assistenza Medicea di Comeana o della Misericordia di Seano.

L’autocertificazione, con allegato il documento d’identità del richiedente, una volta compilata dovrà essere inviata al Comune di Carmignano con una delle seguenti modalità:

L’autocertificazione sarà valutata dal Servizio Sociale professionale del Comune e il cittadino verrà poi tempestivamente contattato per il ritiro dei buoni spesa, da utilizzare nei punti vendita convenzionati con il Comune di Carmignano. I buoni inizialmente dovranno essere utilizzati alla Coop Bisenzio Ombrone nelle sedi di Seano e Poggio a Caiano. Gli Uffici comunali stanno lavorando per coinvolgere anche altri esercizi commerciali e catene della grande distribuzione presenti sul territorio.

La Coop Bisenzio Ombrone inoltre, come ulteriore forma di aiuto e solidarietà, farà pervenire al Comune ulteriori buoni, che verranno poi distribuiti dall’amministrazione stessa in base al fabbisogno della cittadinanza

Per ulteriori informazioni o chiarimenti è possibile contattare il numero del Centro Operativo Comunale (C.O.C.) 055 8750257 dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 12.

“Tamponi a tappeto e screening di massa”: la richiesta dei sindaci al presidente della Regione

Bene i primi segnali di attenzione, ma bisogna potenziare l’attività di prevenzione e gestione dei casi di Covid-19 con tre azioni sul territorio. E’ quanto propongono tutti i sette sindaci del territorio pratese e il presidente della Provincia di Prato in una lettera inviata al presidente Enrico Rossi e all’assessore Saccardi, alla luce di alcuni cambiamenti del quadro epidemiologico. Nella lettera Biffoni, Bongiorno, Bosi, Calamai, Morganti. Prestanti e Puggelli ringraziano per gli sforzi messi in campo dalla Regione Toscana anche nei confronti dell’ospedale cittadino, a cui tutti i comuni stanno inviando il massimo sostegno possibile, e accolgono con  favore l’apertura della Regione al potenziamento dell’attività sul territorio, con l’accesso ai tamponi da parte dei medici di famiglia e dei pediatri, ma ribadiscono la necessità di un’azione ancora più energica e capillare. 

I sindaci avanzano dunque tre proposte specifiche per potenziare l’attività di screening sulla popolazione residente nel territorio pratese:
– L’estensione della possibilità di eseguire test di screening anche nei presidi territoriali, anziché solo presso il Pronto Soccorso dell’ospedale, in modo che siano accessibili anche a tutti i medici e pediatri di famiglia. 
– L’esecuzione dei tamponi, oltre ai “contatti stretti” dei pazienti COVID, anche a tutti coloro che hanno avuto contatti occasionali e, più in generale, ai frequentatori abituali del caso.  
– L’adozione di “screening di massa” da introdurre in modo progressivo, partendo da dove si è registrata una maggiore incidenza di casi di Coronavirus, al fine di individuare in modo più efficace i soggetti positivi paucisintomatici in fase precoce. 

I sindaci concludono chiedendo dunque un incontro urgente e si mettono a disposizione per offrire tutto il supporto necessario anche attraverso il coinvolgimento delle associazioni di volontariato aderenti alla Protezione Civile dei Comuni della Provincia di Prato sul modello di quanto già fatto in altre zone della Toscana e dell’Italia.