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Cura del territorio: arrivano i “nonni del verde”

Con la riapertura degli spazi pubblici dopo il lockdown, si rafforza la cura del territorio e la tutela dell’ambiente. A fianco agli sfalci del verde, regolarmente proseguita anche durante le settimane di quarantena grazie al lavoro di giardinieri del comune, il territorio comunale vedrà anche una serie di interventi specifici di pulizia grazie agli anziani che si occupano di servizi socialmente utili.

Sono 52 in totale gli uomini e donne delle associazioni ADA, AUSER e ANTEAS che svolgono servizi socialmente utili sul territorio comunale, grazie al progetto intercomunale sottoscritto insieme al Comune di Poggio a Caiano. I servizi spaziano da quelli legati all’ambiente – come la pulizia dei luoghi pubblici o la consegna dei sacchi della raccolta porta a porta – a quelli di supporto logistico e di manutenzione, come l’apertura e chiusura dei cimiteri, della Rocca e di altri luoghi pubblici, o della manutenzione del parco museo Quinto Martini. Fondamentale il supporto di questo servizio alle scuole, che comprende lo sporzionamento dei pasti alla mensa, l’accompagnamento sullo scuolabus e il ruolo di “Nonno vigile”. Durante le settimane d’emergenza tutti i servizi gestiti dagli anziani erano stati sospesi per tutelarne la salute. Con la riapertura del 4 maggio sono ripresi quei servizi che potevano essere svolti senza rischi per la salute.

Fra gli altri servizi, quattro persone svolgevano il ruolo di “Nonno vigile”, che come tutti i servizi legati alla scuola era stata tra le prime ad essere sospese e non riprenderà fino al prossimo anno scolastico. Sono quattro i “nonni vigile” che, in accordo con il comandante della polizia municipale Rolando Palagini, hanno cambiato la propria mansione per contribuire a dare un volto nuovo a punti significativi del territorio. Rispettivamente, si dedicano adesso alla pulizia di Viale Parenti, vialetto Padre Bocci e tutta la zona della Scuola Media; del parco dell’Ombrone e vialetto della Poesia; della Pista Rossa e i parcheggi limitrofi; della ciclopista della Furba e del Parco Museo, sia per il lavaggio delle sculture che per il parcheggio.

“La cura del nostro territorio – dice l’assessore al sociale e all’ambiente Federico Migaldi – è tra le chiavi della ripartenza dopo il lockdown, che ha limitato la possibilità degli interventi regolari. I luoghi che saranno tenuti puliti grazie a questi servizi sono tra i più frequentati dai cittadini ed hanno bisogno di una cura particolare. Inoltre in questo periodo in tanti hanno sofferto dell’inattività imposta dalla quarantena, soprattutto quegli anziani che svolgevano servizi legati alla scuola e che quindi sono stati tra i primi a dover sospendere l’attività. Oggi ritrovano l’opportunità di impiegare del tempo per il bene di tutta la comunità carmignanese”.

Dopo i primi giorni di servizio di pulizia dei luoghi pubblici, arriva la segnalazione degli anziani: “Ogni giorno troviamo mascherine a terra”. Un problema, quello delle mascherine usa e getta – che come si legge nell’ordinanza della Regione Toscana n. 26 del 6/4/2020, devono essere conferite nel rifiuto indifferenziato – su cui l’amministrazione tiene a sensibilizzare. “Non è accettabile questa inciviltà”, commenta il sindaco Edoardo Prestanti. “La cura del territorio dipende da ciascuno di noi, a partire dal corretto smaltimento delle mascherine, che in questi mesi dobbiamo usare quotidianamente. Colgo l’occasione per stimolare all’utilizzo delle mascherine lavabili e riutilizzabili, come segno tangibile di cura per l’ambiente in cui viviamo”.