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Un murale su “Infanzia e guerra” a Seano

Questa mattina è stato inaugurato il murale realizzato dall’artista Piero Mazzoni sul muro esterno della scuola primaria Quinto Martini di Seano, sul tema “Infanzia e guerra”. Il murale ha un’ampiezza di 4×5 metri e rappresenta un bambino, chino nel cratere di una bomba, con alle spalle un edificio martoriato dal conflitto. Sul muro, la scritta “No alla guerra” in inglese (No War) e le scritte “Pace” in arabo e in cinese. Tutto attorno, dei bigliettini di carta riportano i nomi di stati o zone del mondo in cui oggi i diritti dell’infanzia sono violati a causa delle guerre.

“L’idea per questo lavoro è nata nella primavera di quest’anno, sul tema dell’infanzia circondata dalle guerre in tutto il mondo”, spiega l’artista Piero Mazzoni. “La mia proposta rivolta all’assessorato alla cultura del Comune di Carmignano, per poterlo realizzare in uno spazio pubblico, è stata accolta e si è trasformata in un grande spazio nel luogo più simbolico: la scuola. Emerge chiaramente il tema dell’infanzia immersa nella guerra e i nomi che si leggono nei bigliettini sono solo alcuni dei paesi in cui oggi c’è un problema di sopravvivenza dell’infanzia a causa della guerra. Questo lavoro vuole attrarre l’attenzione della cittadinanza e della scuola stessa, perché dovrebbe aprire un dibattito sul tema delle guerre in atto e sulle ricadute che hanno anche nel nostro paese. Sarebbe bello in futuro poter cancellare i nomi dei vari paesi: significherebbe che le guerre sono finite e i diritti dei bambini ripristinati”.

“Abbiamo con piacere abbracciato questa idea – commenta l’assessora alla cultura Stella Spinelli – perché rispecchia la politica da noi messa in atto in questi anni. Oltre a commemorare i conflitti del passato che tutti conosciamo, è fondamentale porre l’attenzione sui conflitti in atto. Lo stretto legame fra le guerre e la negazione dei diritti dell’infanzia è un punto sul quale vogliamo porre l’attenzione e ci auguriamo che questo murale diventi un luogo vissuto dagli studenti della scuola, per accompagnare i ragazzi ad una presa di consapevolezza”.

“L’amministrazione pubblica non può limitarsi a costruire cose materiali – afferma il sindaco Edoardo Prestanti – ma deve anche costruire consapevolezza. Papa Francesco dice che ci troviamo in una sorta di terza guerra mondiale: se mettiamo insieme tutti questi bigliettini con i nomi dei paesi, ci rendiamo conto che sono in corso conflitti su tutti i continenti. Il bambino del murale, che sta nel cratere di una bomba, ci dice che i bambini sono le prime vittime delle guerre. Quest’opera ci fa interrogare sul perché delle guerre, su come il sistema economico mondiale che crea ingiustizie e ineguaglianze crea anche guerra, e ci dovrebbe spronare a combattere le ingiustizie a partire dal nostro territorio”.

Inaugurata la casa studio Quinto Martini

Questa mattina è stata inaugurata la casa studio dell’artista Quinto Martini, al quale è dedicato il parco museo di Seano che ospita alcune sue opere. A tagliare il nastro: il sindaco Edoardo Prestanti, l’assessore alla Cultura Stella Spinelli ed il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani.

La casa studio è stata acquisita dal Comune nel 2009, mentre nel 2016 sono state donate le dagli eredi di Martini. L’inventario delle opere ha richiesto due anni di tempo e adesso la casa diventa ciò che Quinto Martini voleva che fosse: un luogo aperto ed inclusivo, fruito dalla cittadinanza. La casa studio ospita oggi oltre mille opere, tra dipinti, statue e calchi in gesso e cemento. Alcune delle statue più famose dell’artista sono esposte e sempre visibili a tutti nel vicino Parco Museo, mentre altre si trovano in musei italiani ed internazionali. Tra gli altri, ad ospitare le opere di Martini si sottolinea l’Hermitage di San Pietroburgo in Russia, oltre al Museo del Novecento a Firenze, dov’è conservata una scultura rappresentante un bombardamento durante la guerra.

Non appena le normative anti-covid lo permetteranno, la casa studio sarà aperta al pubblico ogni primo e terzo sabato del mese, dalle 10 alle 13 (in estate anche il pomeriggio). Sarà però possibile anche fissare visite in altri giorni ed orari, prendendo un appuntamento al numero 331.1437046.

Nei prossimi giorni saranno pubblicate due pillole video sulla pagina Facebook del Comune di Carmignano, grazie alle quali sia gli amministratori sia esperti di storia dell’arte e conoscitori di Quinto Martini ne racconteranno la vita e le opere, offrendo un tour virtuale nella casa, in attesa che si possano aprire le porte al pubblico.

 “Quinto voleva che le sue opere fossero di tutti i cittadini del mondo – spiega l’assessore Spinelli – e finalmente possiamo mostrare a tutti il luogo in cui lui si ritirava a creare. Oggi restituiamo alla cittadinanza questa casa, che non vivrà solo come un museo silenzioso e inerte, ma come luogo di accoglienza verso coloro che vogliano conoscere quest’arte”.

“Quest’inaugurazione è frutto di un lavoro collettivo che prosegue da anni – sottolinea il sindaco Prestanti – e che vede la preziosa collaborazione, tra gli altri, dell’Opificio delle Pietre Dure. Abbiamo riflettuto a lungo se fosse il caso di inaugurare un luogo bello come questo in un momento brutto come questo. Siamo arrivati alla conclusione che è giusto perché, citando un celebre autore russo, è la bellezza che salverà il mondo. Credo che in un momento così il nostro territorio abbia bisogno di bellezza e ispirazione, la stessa che Martini riusciva a carpire negli occhi dei contadini, degli artigiani, che vivevano qui”.

“Dare a tutti la possibilità di frequentare il luogo dove ha trovato ispirazione Quinto Martini – commenta il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani – è un’azione di grande interesse pubblico. È un territorio, questo, che lega il destino di grandi artisti: Martini è legato a Soffici, di Poggio a Caiano, dove produce le sue prime opere manifestando il proprio talento. La veranda trasformata in studio artistico, da cui si osservano le colline da lui rappresentate in molte opere, fa capire come questo territorio fosse caratterizzato da sempre da una forte vocazione culturale, che qui si ha fin dai tempi degli Etruschi. Avere un luogo come questo è una grande fortuna: Quinto Martini era un grande artista che è stato apprezzato non solo in Italia, ma nel mondo”.

20 giugno: giornata del rifiugiato

L’installazione artistica di Piero Mazzoni per ricordare Sacko Soumaila, il bracciante invisibile.

2 Giugno 2018. Lo hanno visto volare giù dal tetto di una vecchia fabbrica abbandonata a S.Calogero nel Vibonese. Sacko Soumaila, giovane bracciante africano del Mali, morto a colpi di fucile mentre cercava qualche vecchio pezzo di lamiera per aiutare due connazionali a costruire una baracca. Sono passati due anni e ancora nessuna giustizia è stata fatta a seguito di questo gesto che va al di sopra della natura umana.

E’ così che la lamiera diventa il simbolo delle baracche dove tutti i Sacko sono costretti a vivere. Oggi, il pittore Piero Mazzoni, cittadino di Carmignano, ha fatto di quel simbolo la sua “tela” dove gli occhi del ventinovenne raccoglitore di pomodori maliano ci guardano inesorabilmente. Lo sguardo di un uomo morto ammazzato per un pezzo di bandone.

L’Assessore alla Pace e alle Interculture, Stella Spinelli, ha scelto proprio”il bandone” di Piero Mazzoni per celebrare la Giornata mondiale del rifugiato, fissando la sua prima presentazione alla cittadinanza per Sabato 20 Giugno alle ore 17.00 alla Pista Rossa di Seano, dove potrà essere ammirato fino al 5 luglio.

Dal 2001, a seguito di una risoluzione dell’Onu, il 20 Giugno è divenuta la giornata dedicata ai rifugiati, per riaffermare i valori sui quali sono basati gli accordi internazionali in materia di protezione dei rifugiati e per sensibilizzare l’opinione pubblica sulle sofferenze degli esuli e sostenere gli sforzi delle organizzazioni impegnate nella loro accoglienza. La Giornata emerge in questo momento storico ancor più importante poiché, a causa della pandemia Covid-19 e del conseguente lockdown, in molti paesi i rifugiati sono rimasti isolati, privi di risorse economiche e spesso senza accesso a ogni tipo di assistenza.

Il Comune di Carmignano vuole ricordare la Giornata mondiale del rifugiato e al contempo richiamare l’attenzione di tutti sulla emergenza che sta attraversando il sistema d’accoglienza italiano, sia per quanto riguarda le questioni aperte relative ai profughi della cosiddetta Emergenza Nord Africa, che per l’incertezza sul futuro della accoglienza nel nostro paese.

Sabato 20 giugno 2020 ore 17.00 – Pista Rossa di Seano “Sacko” Il bracciante invisibile Inaugurazione dell’opera artistica di Piero Mazzoni , alla presenza dell’artista, del Sindaco Edoardo Prestanti e dell’Assessore alla Pace e Interculture Stella Spinelli

La cittadinanza è invitata a partecipare muniti di mascherine.